Proposta di pace
Al momento il mondo si divide in due campi. Da una parte ci sono i cittadini e dall’altra anche i cittadini. C’è una, si potrebbe dire, direzione di sviluppo internazionale che richiede un così alto grado di “fede” e di “obbedienza” che non tutti sono d’accordo. Così anch’io, la scrittrice di questa lettera. Non posso dirti cosa sia la “verità”, ma sto cercandola. Qualcosa di molto fondamentale sembra essere sbagliato. Ad esempio, vengono emessi decreti che non rispettano la Costituzione Italiana, una legge che ha l’importante compito di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini.
Si dice che le regole fatte dovrebbero proteggere le nostre vite. A un esame più attento, tuttavia, si scopre che è esattamente il contrario. Le misure imposte non promuovono il benessere umano, né fisicamente né psicologicamente, e quindi non possono essere classificate altrimenti come “ostili alla vita”. Come controllati da un’autorità aliena, intangibile e superiore, i politici emanano i loro decreti e parlano di sacrifici per il bene degli altri. Ma se il “sacrificio” in realtà non aiutasse nessuno?
Ovviamente, si tratta di una certa “politica della paura”. Già questo fatto da solo contraddice l’argomentazione che tutto ciò serve solo alla salute e al benessere delle persone. Il nemico, un virus, è intangibile. Come si può dissipare la paura quando il nemico sembra essere invisibile ovunque? Non si può combattere un nemico invisibile. Così la paura cresce incommensurabilmente di fronte a pericoli inimmaginabili. Solo attraverso di essa – la paura – possiamo sopportare le regole più folli senza opporre resistenza. Ma proprio questo – resistere – sarebbe una sana reazione alle circostanze che causano la malattia. E anche il sistema immunitario si rafforzerebbe in questo modo.
Attraverso la paura creata dalle autorità e dai media possiamo essere manipolati. Ciò che ridurrebbe immediatamente la paura paralizzante sarebbe un’informazione più oggettiva e concreta, poi si saprebbe dove ci si trova e ci si potrebbe adattare di conseguenza. Ma l’informazione concreta e oggettiva non viene fornita dai media pubblici. Così ogni singolo cittadino è chiamato ad informarsi invece di fidarsi ciecamente e di credere alle autorità. Fortunatamente, ci sono molte possibilità via Internet per informarsi in modo indipendente e libero.
Una strada probabilmente sempre percorribile, soprattutto per l’Italia, è quella dell’arte. L’arte e la cultura sono l’espressione e l’essenza dell’uomo. La bellezza, l’etica e il contatto con gli altri esseri sono ciò che rende il mondo degno di essere vissuto. Queste sono tutte qualità del cuore. Un mondo di paura, sterile, senza tatto, senza arte e musica, un mondo di isolamento per barricarsi da un nemico invisibile, incalcolabile, cosa significherebbe? Significherebbe la morte. La “vita” è ed è sempre stata associata ad un certo rischio.
Ho scritto questa lettera per fermare la divisione tra noi umani. Se dovessimo continuare sulla strada intrapresa, i fronti si indurirebbero e una parte combatterebbe contro l’altra, senza che i veri responsabili si vedano nemmeno. È questo ciò che vogliamo?
Christine Richter